
L’app che ti paga per il tuo detox digitale: con LockBox l’Università Luiss combatte la dipendenza da social
Ogni giorno trascorriamo in media oltre sei ore davanti a uno schermo, un tempo che, proiettato su un’intera vita, equivale a 21 anni trascorsi con gli occhi incollati al cellulare. Un’iperconnessione costante che per la generazione di studenti universitari, nativi digitali e always on, si traduce spesso in difficoltà di concentrazione e in una maggiore...
L’Ateneo privato romano lancia un’applicazione per promuovere il benessere digitale e la vita sociale, riducendo anche l’impatto ambientale legato all’iperconnessione
29 Settembre 2025
@Canva
Ogni giorno trascorriamo in media oltre sei ore davanti a uno schermo, un tempo che, proiettato su un’intera vita, equivale a 21 anni trascorsi con gli occhi incollati al cellulare. Un’iperconnessione costante che per la generazione di studenti universitari, nativi digitali e always on, si traduce spesso in difficoltà di concentrazione e in una maggiore propensione a sviluppare sintomi legati all’ansia. Di fronte a questo scenario, l’Università Luiss Guido Carli ha deciso di agire concretamente, diventando il primo ateneo in Europa a introdurre una soluzione innovativa per il benessere digitale dei suoi studenti: LockBox.
Come funziona: un click per disconnettersi
Nata da un’idea di Giulia Violati, neolaureata Luiss, e Simone D’Amico, ricercatore presso il Digital Wellness Lab ad Harvard Medical School, LockBox è un’applicazione che incentiva la disconnessione per favorire la concentrazione e la socialità reale. Il suo
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER