Internet of Things (IoT): come i dispositivi connessi stanno rivoluzionando le nostre vite e le nostre attività

Prima di parlare di come i dispositivi connessi stanno rivoluzionando le nostre vite e le nostre attività, è giusto partire dal significato del termine “IoT” (Internet of Things).

Per Internet of Things si intende la connessione di dispositivi di vario tipo (apparecchiature mediche, telecamere, automobili, elettrodomestici, ecc…) alla rete Internet. Questi dispositivi, infatti, possono comunicare tra loro e con gli utenti, consentendo la raccolta e la trasmissione di dati in tempo reale. Questo, porta ad un’alta automatizzazione dei processi e alla fornitura di servizi personalizzati. Utilità non di poco conto sia per quanto riguarda l’utilizzo privato che in campo business.

Internet of Things (IoT): come i dispositivi connessi stanno rivoluzionando le nostre vite e le nostre attività

L’Internet of Things, si basa quindi, sulla capacità di far comunicare vari dispositivi attraverso molteplici protocolli di comunicazione, inclusi Wi-Fi, Bluetooth, tecnologie NFC e Zigbee.

La rivoluzione delle IoT nella vita di tutti i giorni

L’Internet of Things è utilizzato nell’automazione domestica, in campo sanitario, nelle industrie manifatturiere e nelle città intelligenti. Altamente influenzata anche l’agricoltura, che grazie alle tecnologie IoT migliorano i propri processi rendendoli più sicuri, efficienti e di qualità.

Tuttavia, possono sorgere delle preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e alla privacy, motivo per il quale, su Google, vi sono moltissime VPN sicure e gratuite da esplorare che valgono la pena di essere utilizzate.

L’Internet of Things sta rivoluzionando la vita delle persone e quella delle attività, agendo in diversi modi:

  1. Automazione domestica, attraverso dispositivi come termostati, luci, serrature, telecamere di sicurezza e molti altri strumenti definiti “intelligenti . Questi dispositivi possono essere controllati tramite app, installata su smartphone, smartwatch di ultima generazione o PC. Estremamente pratici anche gli assistenti vocali, che rendono la vita più facile e confortevole.
  2. Città intelligenti, efficienti e maggiormente sostenibili, in quanto molti dispositivi vantano sensori che possono rilevare la qualità dell’aria, il traffico e altri fattori che possono aiutare le città a prendere decisioni più intelligenti.
  3. Sanità digitale, con dispositivi che possono aiutare a rilevare tempestivamente problemi di salute e migliorare la qualità della vita (smartwatch, monitor cardiaci, dispositivi di monitoraggio del sonno, etc…).
  4. Industria 4.0, che utilizza robot, sensori e altre tecnologie avanzate per migliorare la produttività e la sicurezza. Gli strumenti di Industria 4.0 monitorano e ottimizzano le prestazioni delle macchine e dei processi, creano prodotti personalizzati, sviluppano una catena di fornitura digitale e implementano una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
  5. Agricoltura intelligente, attraverso la creazione di sensori che possono rilevare l’umidità del suolo, la temperatura e altri fattori utili a ottenere migliori raccolti.
  6. Wearable tecnologici, ovvero dispositivi indossabili come smartwatch e fitness tracker, che possono raccogliere dati sulle attività quotidiane e monitorare lo stato di salute degli utenti.
  7. Veicoli connessi, che possono raccogliere dati sulla posizione, sul consumo di carburante e sulle prestazioni dei veicoli, inviandoli ai produttori per il monitoraggio e la manutenzione dei loro articoli.
  8. Retail intelligente, che tramite sensori rileva la presenza dei clienti offrendo loro promozioni personalizzate.

In generale, l’Internet of Things sta trasformando il modo in cui viviamo e lavoriamo, fornendo nuove opportunità per migliorare la nostra vita e il nostro mondo. Tuttavia, è importante notare che l’Internet of Things presenta anche sfide e rischi, come la sicurezza dei dati e la privacy.

Internet of Things (IoT): cenni storici

L’Internet of Things (IoT) ha una storia risalente agli anni ’80, periodo in cui il termine “Internet delle cose” fu coniato da Kevin Ashton del MIT, ricercatore di fama mondiale.

A quel tempo, le tecnologie necessarie per realizzare l’Internet of Things non erano disponibili, ma già si cominciavano a sognare dispositivi interconnessi, capaci di integrarsi con l’ambiente circostante, per offrire servizi intelligenti.

È negli anni 2000, che l’idea di Internet of Things iniziò a prendere forma grazie a tecnologie come la wireless, il cloud computing, l’analisi dei dati e i sensori miniaturizzati. Nel 2008, l’industria tecnologica cominciò a concentrarsi sempre di più sull’Internet of Things, e da allora diventò sempre più importante, fino ad aumentare in maniera esponenziale il numero di dispositivi connessi.

Ad oggi, come visto nei paragrafi precedenti, l’Internet of Things è presente in molti settori, tra cui la casa intelligente, l’industria, l’agricoltura, la sanità, etc… Il mercato globale dell’Internet of Things potrebbe raggiungere i 1,5 trilioni di dollari entro il 2025, offrendo opportunità significative per le aziende e la vita delle persone

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