
Superfood o bomba calorica: i datteri che mangiamo a Natale e Capodanno sono davvero salutari?
Durante le festività natalizie e di Capodanno, i datteri fanno la loro comparsa puntuale sulle nostre tavole. Tra panettoni, torroni e cioccolatini, questi frutti esotici dal sapore dolce-caramelloso sembrano un’alternativa più sana ai classici dolci natalizi. Ma è davvero così? O ci stiamo illudendo? I datteri provengono dalle regioni aride del Nord Africa e dell’Asia...
Durante le festività natalizie e di Capodanno, i datteri fanno la loro comparsa puntuale sulle nostre tavole. Tra panettoni, torroni e cioccolatini, questi frutti esotici dal sapore dolce-caramelloso sembrano un’alternativa più sana ai classici dolci natalizi. Ma è davvero così? O ci stiamo illudendo?
I datteri provengono dalle regioni aride del Nord Africa e dell’Asia occidentale e sono il frutto della palma da dattero, che può raggiungere i 20 metri di altezza. La loro polpa morbida e dolcissima che circonda il nocciolo allungato è diventata un must delle festività invernali. Ma perché i datteri sono così popolari durante le feste?
Li troviamo nei cesti regalo, nei vassoi di frutta secca accanto a noci e fichi, spesso farciti con mandorle o avvolti in salumi come antipasto sfizioso. La loro reputazione di “dolce naturale” li rende particolarmente attraenti per chi cerca di bilanciare gli eccessi calorici tipici di questo periodo.
Ma siamo onesti: tra pranzi, cenoni e brindisi di Capodanno, quanti datteri finiamo per mangiare? E soprattutto, stiamo facendo una scelta davvero salutare o stiamo solo aggiungendo calorie a un periodo già
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