Scoperta energia misteriosa nella piramide più grande d’Egitto: la producono anche le stelle
La Grande Piramide di Giza non è solo una meraviglia storica: recenti studi rivelano che amplifica e concentra l’energia elettromagnetica, un fenomeno che potrebbe ispirare innovazioni future nella nanotecnologia e nella produzione di energia rinnovabile
La Grande Piramide di Giza, ultima meraviglia del mondo antico, continua a stupire scienziati e ricercatori moderni. Recenti studi hanno rivelato che la struttura monumentale possiede sorprendenti capacità fisiche, in particolare la concentrazione di energia elettromagnetica, suggerendo un’innovazione tecnologica che potrebbe ispirare sviluppi futuri.
Per lungo tempo, le piramidi egizie sono state oggetto di speculazioni riguardo alle loro proprietà fisiche. Attraverso modelli di fisica teorica e simulazioni computerizzate, un gruppo di ricercatori ha esaminato come la Grande Piramide interagisca con le onde elettromagnetiche, in particolare con le onde radio di lunghezze comprese tra 200 e 600 metri.
I risultati hanno dimostrato che, in condizioni di risonanza, la piramide è in grado di concentrare l’energia elettromagnetica sia nelle camere interne che sotto la sua base. La geometria della struttura gioca un ruolo chiave nell’amplificazione delle onde incidenti. Misurando la sezione trasversale di
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