Le “buchette del vino” sono la nuova attrazione turistica di Firenze: ore di fila per vederle (e postarle sui social)

Le “buchette del vino”, conosciute anche come tabernacoli o porte del paradiso, sono ormai prese d’assalto dai turisti che visitano Firenze diventando un simbolo iconico della città. Queste piccole aperture nelle facciate dei palazzi nobiliari risalgono al XVII secolo, quando venivano utilizzate per vendere il vino in fiasco. Con l’arrivo della peste, le buchette si...

Ormai sono una meta turistica, dopo essere state riscoperte grazie al Covid: le buchette del vino sono circondate dai turisti che non vedono l’ora di immortalarle dopo averne tanto sentito parlare

@buchettedelvino/Instagram

Le “buchette del vino”, conosciute anche come tabernacoli o porte del paradiso, sono ormai prese d’assalto dai turisti che visitano Firenze diventando un simbolo iconico della città. Queste piccole aperture nelle facciate dei palazzi nobiliari risalgono al XVII secolo, quando venivano utilizzate per vendere il vino in fiasco.

Con l’arrivo della peste, le buchette si moltiplicarono, permettendo la vendita del vino senza contatto diretto, una pratica che ha riacquistato popolarità durante la pandemia di Covid-19 per ragioni simili di sicurezza sanitaria.

Oggi, nel 2024, le buchette del vino sono diventate una vera e propria attrazione turistica, con migliaia di video sui social media che mostrano persone che bussano alle porticine per ottenere un bicchiere di vino toscano. Questa riscoperta ha portato a un rinnovato interesse non solo per il vino, ma anche per la storia e le tradizioni di Firenze.

Il merito di tanta


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