Influenza aviaria, cosa significa che sono state trovate tracce di virus nel latte pastorizzato
Negli Stati Uniti sono stati trovati alcuni frammenti di virus dell’influenza aviaria in campioni di latte pastorizzato. Secondo la FDA americana, cioè, alcuni campioni di latte pastorizzato sono risultati positivi ai residui del virus dell’influenza aviaria che ha infettato le mucche da latte. Ma si tratterebbe, in ogni caso, di materiale “inattivo”
Frammenti di virus sono stati rilevati in campioni di latte pastorizzato: siamo negli States e qui sono diverse settimane, ormai, che un ceppo di H5N1 ad alta patogenicità sta contagiando le mucche da latte in diversi Stati. Lo comunica la Food and Drug Administration che, con i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e il Dipartimento dell’Agricoltura, sta indagando sull’epidemia di aviaria negli allevamenti.
L’agenzia ha sottolineato che il materiale è inattivato e che i risultati “non rappresentano un virus reale che possa costituire un rischio per i consumatori”.
Fino ad oggi, non abbiamo visto nulla che possa cambiare la nostra valutazione sulla sicurezza della fornitura commerciale di latte, scrive la FDA.
Non ci sono rischi per i consumatori, insomma, rassicurano le autorità sanitarie.
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