Il collasso dell’Occidente e la fine del Petroldollaro

L’Occidente collettivo è giunto alla fine di un ciclo di indebitamento. Esso è riuscito a rimandare sinora il redde rationem della Storia emettendo forzosamente moneta, e facendo pagare ad altri il costo dell’inflazione che veniva occultata. Dalla fine di Bretton Woods ad oggi, il tetto del debito USA è stato innalzato circa 80 volte, permettendo […] L'articolo Il collasso dell’Occidente e la fine del Petroldollaro proviene da Nexus Edizioni.

L’Occidente collettivo è giunto alla fine di un ciclo di indebitamento. Esso è riuscito a rimandare sinora il redde rationem della Storia emettendo forzosamente moneta, e facendo pagare ad altri il costo dell’inflazione che veniva occultata.

Dalla fine di Bretton Woods ad oggi, il tetto del debito USA è stato innalzato circa 80 volte, permettendo agli Stati Uniti di emettere titolo di Stato in deficit. Le crisi cicliche causate dalla finanza cancerogena venivano sistematicamente tamponate con altra benzina sul fuoco: emissione di altra moneta immaginaria, è quanto è successo ad esempio per salvare l’economia mondiale dopo la crisi del 2007-2008.

La vera ragione dei lockdown e della “pandemia”, come avevamo spiegato in Operazione Corona, era di congelare l’economia nella speranza che una super-immissione di massa monetaria tamponasse l’ennesima crisi speculativa strutturale, senza però far schizzare alle stelle l’inflazione. Il vero “Reset”, quello pragmatico e realistico, al di là delle mirabolanti quanto funeste ingegnerie sociali dei sociopatici di Davos, era e doveva essere questo. Quanto ha funzionato si è visto, già con la fine dei lockdown, e poi con la guerra in

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