La tassa sugli extraprofitti fa crollare le banche in borsa
E’ una mossa a sorpresa quella del Governo Meloni, che ha introdotto una tassa del 40% sugli extraprofitti delle banche all’interno del Decreto Omnibus, l’ultimo provvedimento approvato dopo la pausa estiva. L’obiettivo della nuova tassa è aiutare le famiglie alle prese con l’aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, finanziare il taglio delle tasse e del cuneo fiscale, portando un gettito di 2-3 miliardi di euro. Il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha definito la misura “una norma di equità sociale”. Ma cosa sono gli extraprofitti? E da dove arrivano quelli delle banche?
L’extraprofitto o sovraprofitto indica un guadagno superiore rispetto al profitto normalmente conseguito. Spesso l’extraprofitto deriva più da situazioni di mercato favorevoli che da meriti dell’imprenditore e può considerarsi un fenomeno di quasi rendita.
Perché le banche li hanno accumulati
Un’analisi di Dbrs- Morningstar rileva che le 5 maggiori banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps e Bper) hanno accumulato nel primo trimestre 2023 5,7 miliardi di euro di utili netti: +60% anno su anno, escludendo gli accantonamenti per la Russia e l’avviamento negativo derivante dall’acquisizione di
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