Intelligenza artificiale: l’UE è la prima a normarla
Se i grandi provider di intelligenza artificiale come Google, Meta o Microsoft vorranno continuare a vendere i loro servizi ai cittadini e alle imprese dell’Unione Europea dovranno garantire, e certificare, qualità e trasparenza di algoritmi e dati. È uno dei pilastri dell’AI Act europeo, la prima legge al mondo che prova a indirizzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Si tratta di un testo legislativo a dir poco rivoluzionario non solo perché è il primo corpo normativo ufficiale sul settore dell’intelligenza artificiale e nei fatti regolamenterà l’uso della stessa nell’Unione Europea. Ma anche perché prevede poteri di applicazione a livello europeo oltre ad estendere obblighi e divieti.
Nel testo sul quale la Commissione di Ursula von der Leyen ha ottenuto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre, dopo un intenso negoziato durato 36 ore, il sì politico di Parlamento e Consiglio, sono molti gli elementi pionieristici e di novità. La sfida è quella di tenere la barra di fronte a una tecnologia che evolve come nessun’altra, che ci cambierà la vita e, per ora, promuove un business colossale. Mentre i parlamentari volevano
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