Il pericolo nelle correnti profonde

L’Antartide possiede il potenziale per aprire la più grande cascata d’acqua del mondo. Questa azione si svolge sotto la superficie dell’oceano. Qui, migliaia di miliardi di tonnellate di acqua fredda, densa e ricca di ossigeno precipitano dalla piattaforma continentale e affondano, giù giù, a grandi profondità. Questa “acqua di fondo” antartica si diffonde quindi verso nord lungo il fondo del mare in profonde correnti oceaniche, prima di risalire lentamente, a migliaia di chilometri di distanza.

Il pericolo nelle correnti profonde

In questo modo, l’Antartide guida una rete globale di correnti oceaniche chiamata “overturning circulation” (letteralmente significa“ribaltamento della circolazione”), che ridistribuisce calore, carbonio e sostanze nutritive in tutto il mondo. Il ribaltamento è fondamentale per mantenere stabile il clima terrestre. È anche il modo principale in cui l’ossigeno raggiunge l’oceano profondo. La più famosa corrente di questa rete è l’AMOC (Atlantic meridional overturning circulation) di cui ho parlato in diverse occasioni sul mio podcast.
Ci sono segni che questa circolazione stia rallentando e stia accadendo decenni prima del previsto.
Come esiste il rischio marcato che la stessa AMOC possa rallentare se non fermarsi (cit Johan Rockström).

Questo rallentamento ha il potenziale d’interrompere la connessione tra le coste antartiche e l’oceano profondo, con conseguenze per il clima terrestre, il livello del mare e la vita marina. E per il cibo.

Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change (*), utilizza osservazioni del mondo reale per decifrare come e perché l’oceano profondo intorno all’Antartide è cambiato negli ultimi tre decenni. Le misurazioni mostrano che la circolazione è rallentata di quasi un terzo (30%) e i livelli di ossigeno nell’oceano profondo stanno diminuendo. Questo sta accadendo molto prima di quanto prevedessero i modelli climatici.

E’ stato scoperto che lo scioglimento del ghiaccio antartico sta interrompendo la formazione dell’acqua di fondo antartica. L’acqua di disgelo rende le acque superficiali antartiche più fresche, meno dense e quindi meno propense ad affondare. Questo frena la circolazione.

Ma perché queste correnti sono importanti?
Man mano che il flusso dell’acqua di fondo rallenta, la fornitura di ossigeno all’oceano profondo diminuisce. Lo strato di acqua di fondo ricco di ossigeno che si restringe viene quindi sostituito da acque più calde che sono più povere di ossigeno.
Gli animali oceanici, grandi e piccoli, rispondono ai piccoli cambiamenti dei livelli di ossigeno e nonostante gli animali delle profondità oceaniche siano adattati a condizioni di scarso ossigeno devono comunque respirare. Le perdite di ossigeno possono indurli a cercare rifugio in altre regioni o ad adattare il loro comportamento. I modelli suggeriscono che siamo bloccati in una contrazione dell’ambiente “vitale” a disposizione di questi animali con un calo previsto fino al 25%.

Il rallentamento del ribaltamento della circolazione (d’ora in avanti lo chiamo OC per brevità) potrebbe anche intensificare il riscaldamento globale. L’OC trasporta l’anidride carbonica e il calore nell’oceano profondo, dove viene immagazzinato e nascosto dall’atmosfera. Man mano che la capacità di stoccaggio degli oceani si riduce, nell’atmosfera rimangono più anidride carbonica e calore. Questo feedback accelera il riscaldamento globale. La riduzione della quantità di acqua del fondo antartico che raggiunge il fondo oceanico aumenta anche il livello del mare perché l’acqua più calda che la sostituisce occupa più spazio (espansione termica).

Questi sono segnali di un cambiamento preoccupante
Fare osservazioni sull’acqua di fondo è impegnativo. L’Oceano Antartico è remoto e ospita i venti più forti e le onde più grandi del pianeta. L’accesso è limitato anche dal ghiaccio marino durante l’inverno, quando si forma l’acqua di fondo. Ciò significa che le osservazioni del profondo Oceano Australe sono scarse. Tuttavia, ripetute misurazioni a tutta profondità effettuate durante i viaggi in nave hanno fornito scorci sui cambiamenti in corso nell’oceano profondo. Lo strato d’acqua inferiore sta diventando più caldo, meno denso e più sottile. In modo preoccupante, queste osservazioni mostrano che i cambiamenti previsti entro il 2050 sono già in corso.

E dopo?
Si prevede che la perdita di ghiaccio dall’Antartide continuerà, accelerando, mentre il mondo continua a riscaldarsi senza sosta. Siamo quasi certi di superare la soglia di riscaldamento globale di 1,5 ℃ entro il 2027.
Una maggiore perdita di ghiaccio significherà più freschezza, quindi il rallentamento della circolazione anticiperà e continueranno le perdite profonde di ossigeno.

Le conseguenze di un rallentamento non si limiteranno all’Antartide. L’OC si estende a tutto l’oceano globale e influenza il ritmo del cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare. Sarà anche dirompente e dannoso per la vita marina, vita che ha una fondamentale importanza per l’approvvigionamento del nostro cibo.

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(*) Fonte: https://www.nature.com/articles/s41558-023-01667-8

Foto credit: nasa.gov

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