Crédit Agricole domina la scena della custodia crypt

Il colosso bancario Crédit Agricole, attraverso la sua affiliata nel settore dei servizi patrimoniali, CACEIS, ha ottenuto in Francia una licenza per la custodia degli asset crypto. CACEIS Bank, svolgendo un ruolo di intermediario, offre servizi di assicurazione, fondi pensione e private equity a importanti gestori patrimoniali come Crédit Agricole e Santander.

Crédit Agricole domina la scena della custodia crypt

Dallo scorso 20 giugno, è registrata presso l’Autorità dei Mercati Finanziari francese (AMF). Insieme ad altre importanti istituzioni finanziarie come Société Générale’s Forge e AXA Investment Managers, si inserisce nel quadro regolamentare crypto all’avanguardia in Europa, nel contesto stabilito dal MiCA dell’Unione Europea. Secondo recenti rapporti, CACEIS detiene circa 4,6 miliardi di euro in asset e da tempo, fin dal 2021, sta cercando soluzioni per integrare le criptovalute nel proprio portafoglio. Il primo passo obbligatorio è la registrazione presso l’AMF, che legittima la fornitura di servizi di custodia e il trading crypto.

La corsa delle istituzioni verso Bitcoin Tra i principali attori di mercato, Binance è uno degli exchange che ha ottenuto la licenza dall’AMF, ma allo stesso tempo è oggetto di indagini per alcune attività illecite precedenti al rilascio della licenza stessa. In competizione con Crédit Agricole, anche Deutsche Bank ha recentemente richiesto una licenza di custodia alla controparte tedesca dell’AMF, in un momento in cui le istituzioni in generale mostrano un particolare interesse per gli asset crypto. Tutto ciò, come ampiamente segnalato, è scaturito dall’iniziativa di BlackRock per la creazione di un ETF spot su Bitcoin.

Hashtag: #Criptovalute #Banca #Investimenti #MercatoFinanziario #Blockchain #Trading #AssetServicing #GestionePatrimoniale #FinanzaDigitale #Tecnologia #InnovazioneFinanziaria #Mercati #Investitori #RegolamentazioneFinanziaria #AMFFrancia #Europa #AssetDigitali #OpportunitàDiInvestimento #CustodiaCrypto #EconomiaDigitale

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.