Cosa rimane delle proteste in Iran

In 3 sorsi – A fronte di una brutale campagna di repressione da parte delle Autorità, sembra che le proteste in Iran si stiano estinguendo. Nonostante ciò, le ferite riportate dal regime hanno acuito fragilità che a lungo termine potrebbero minacciarne la sopravvivenza. 1. L’EVOLUZIONE DEL MOVIMENTO A quattro mesi dal suo inizio, il movimento […]

In 3 sorsi A fronte di una brutale campagna di repressione da parte delle Autorità, sembra che le proteste in Iran si stiano estinguendo. Nonostante ciò, le ferite riportate dal regime hanno acuito fragilità che a lungo termine potrebbero minacciarne la sopravvivenza.

1. L’EVOLUZIONE DEL MOVIMENTO

A quattro mesi dal suo inizio, il movimento di protesta che ha infiammato l’Iran sembra essersi acquietato. Il numero di manifestazioni e di partecipanti si è ridotto, con proteste più sporadiche e perlopiù localizzate nei campus universitari e nel sudest del Paese. Conscio del pericolo di un popolo unito dalla sensazione di non avere nulla da perdere, il regime ha impiegato ogni mezzo a sua disposizione per arginare il movimento “Donna, Pace, Libertà”. Le Autorità hanno limitato l’accesso a internet e alle piattaforme social, e attuato una campagna di repressione violenta, arresti, condanne a lunghe pene detentive e persino a morte. Le stime compilate da ONG locali parlano di oltre 500 persone uccise durante le proteste, più di 19.200 arrestate, e almeno 16 giustiziate in seguito a processi farsa. La risposta


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