Come è cambiato il risparmio gestito? L’analisi di Banca d’Italia
Come sono cambiate le abitudini di investimento dei risparmiatori italiani nel corso del 2022? Ma soprattutto in che modo è cambiato il loro approccio con il risparmio gestito? A scattare una fotografia di questo universo particolarmente complesso è la Banca d’Italia, che ha messo in evidenza che, lo scorso anno, è diminuita la durata finanziaria dei fondi italiani nel portafoglio obbligazionario (sono passati da 5,8 a 4,7 anni). Va un po’ meglio ai fondi europei, la cui durata media è di 6,4 anni. I risparmiatori, in questo modo, mostrano una più contenuta esposizione al rischio di tasso di interesse.
All’interno dell’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria, pubblicato dalla banca d’Italia, nella parte dedicata al risparmio gestito si legge che, nel corso del quarto trimestre 2022, la raccolta netta dei fondi comuni aperti italiani è risultata positiva.
Risparmio gestito: una fotografia
A scattare una fotografia completa dell’andamento del risparmio gestito in Italia ci ha pensato la Banca d’Italia. Stando ai dati, la raccolta risulta essere marginalmente positiva per 200 milioni di euro. Sono stati registrati afflussi verso i fondi azionari e obbligazionari per 6,8 miliardi
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