
Cittadinanza, licenziamenti e contratti: ecco i 5 quesiti del referendum di giugno
L’8 e 9 giugno 2025 andremo a votare a ben cinque referendum abrogativi: 4 sul lavoro e uno sulla cittadinanza. In questo caso, quindi, votare “Sì” significherà voler cancellare la norma indicata nel quesito. Per fare in modo che la consultazione sia valida sarà necessario raggiungere il quorum di almeno la metà degli aventi diritto...
Domenica 8 e lunedì 9 giugno saremo chiamati a partecipare ai referendum popolari abrogativi su 5 quesiti in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza. I seggi saranno aperti due giorni, ma cosa andremo a votare?
L’8 e 9 giugno 2025 andremo a votare a ben cinque referendum abrogativi: 4 sul lavoro e uno sulla cittadinanza. In questo caso, quindi, votare “Sì” significherà voler cancellare la norma indicata nel quesito. Per fare in modo che la consultazione sia valida sarà necessario raggiungere il quorum di almeno la metà degli aventi diritto al voto.
I referendum, indetti con decreti del Presidente della Repubblica 25 marzo 2025 (Gazzetta ufficiale, Serie Generale, n.75 del 31 marzo 2025), sono:
“Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione” “Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale” “Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi” “Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa
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