Amsterdam, il laboratorio dove i migranti riparano i vestiti dei grandi marchi

Si chiama United Repair Center ed è in continua espansione. È nato per favorire un’economia completamente circolare e limitare costi sociali e ambientali della fast fashion

«Repair is the new cool». È questo il motto che anima un nuovo progetto nato ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Si chiama United Repair Center (Urc), ed è un innovativo laboratorio dove i migranti di tutto il mondo, molti dei quali ex rifugiati, utilizzano le loro abilità sartoriali per riparare vestiti per conto di alcuni grandi marchi di abbigliamento.

Il progetto è iniziato in collaborazione con il brand di abbigliamento outdoor Patagonia, e tra i clienti, ora, ci sono anche Decathlon e il marchio di abbigliamento per lo yoga Lululemon. Ma lo United Repair Center è in continua espansione: dal suo lancio ufficiale, nel luglio 2022, il laboratorio è passato da un team di quattro persone (tre sarti più Schweichler) a 19 dipendenti a tempo pieno. L’obiettivo è quello di assumere 140 sarti entro il 2027. A febbraio sarà anche lanciato un programma di formazione (United Repair Academy) per fornire a più persone competenze sartoriali, e a 10 partecipanti verrà garantito un


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