Tarassaco: proprietà e usi in cucina. Il più amato dalle nostre nonne
Siamo in piena fioritura e il tarassaco regna indiscusso nei prati: questa pianta erbacea perenne è un vero e proprio toccasana per la nostra salute!
È facilmente riconoscibile, ma se vogliamo raccoglierlo, ricordiamo di farlo lontano dalle strade più trafficate, laddove diminuiscono i rischi di elevati livelli di piombo.
Scopriamo le sue proprietà e gli usi in cucina.
Il tarassaco: miti e leggende
Il tarassaco compare già tra i miti greci: leggenda vuole che Teseo si nutrì solo e unicamente di questo fiore per un mese di fila. Grazie a questa dieta particolare, divenne forte come il Minotauro.
Una volta sbocciato il fiore si trasforma nel comune soffione di campo, il guardiano dei nostri desideri. Fin da piccole, prendiamo fiato e sbuffiamo con tutti i polmoni su quel batuffolo, lanciando un voto al cielo, con gli occhi chiusi. Se ogni sua parte si disperde nell’aria e a noi resta solo il gambo nudo, allora le nostre intenzioni saranno ascoltate.
C’è qualcosa di poetico in questa pratica antica, un simbolismo nascosto. La vita è il nostro viaggio, dobbiamo staccarci, abbandonare le nostre certezze per fiorire altrove.
Il suo uso terapeutico è antico, ma è nel Medioevo che trova una sua collocazione specifica per la Teoria delle Segnature. Il fiore giallo come la bile viene associato al fegato, da allora è un crescendo di fama per la cura di malattie a carico dell’apparato digerente e urinario.
La scheda botanica
Il tarassaco appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è noto fin dalla notte dei tempi per le sue proprietà diuretiche, digestive
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