Strage alla centrale di Suviana: gli allarmi inascoltati e il mistero della turbina e dell’alternatore. «Non è stato un incidente»
L’odore acre prima dei rumori. Il collaudo della turbina del “gruppo numero due”. E l’alternatore che esplode. La strage della centrale idroelettrica di Bardi sul lago di Suviana che ha ucciso tre dipendenti della Engineering Automation srl si consuma in pochi secondi a 40 metri sotto il livello del lago. Mentre gli studenti delle scuole medie in gita percepiscono cattive esalazioni che provengono dall’impianto e se ne vanno. Nello stesso momento in cui Vincenzo Franchina, Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase stanno lavorando insieme ai loro 12 colleghi alla prova di messa in esercizio che doveva concludere la revisione complessiva della valvola rotativa dell’impianto gestito da Enel Green Power. Sono le 14.30 circa quando esplode l’ottavo piano sotto terra dove
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