Patrick Zaki, quanto è costato liberarlo? Codacons presenta esposto

Quanto è costata allo Stato italiano la liberazione di Patrick Zaki? È la domanda che si pone il Codacons, l’associazione di difesa dei consumatori guidata dal presidente Carlo Rienzi, che ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti e un’istanza di accesso alla presidenza del Consiglio. Rienzi sottolinea che la liberazione di Zaki è una buona notizia e siamo felici dell’esito positivo della vicenda, ma l’associazione ritiene che ci siano dei dubbi riguardo alle spese sostenute dal governo italiano per riportare il ricercatore egiziano in Italia.

Patrick Zaki, quanto è costato liberarlo? Codacons presenta esposto

Pertanto, il Codacons elenca una serie di azioni che hanno consentito la liberazione di Zaki, come ad esempio l’offerta di un aereo di Stato che è stato poi rifiutato, l’intervento dell’ambasciata italiana al Cairo e l’impegno del governo. Secondo l’associazione, tutte queste attività potrebbero aver comportato spese pubbliche, e quindi è necessario fare chiarezza su questo punto.

Il presidente del Codacons, Rienzi, sottolinea l’importanza del diritto dei cittadini di conoscere se il caso di Zaki abbia rappresentato un costo per il bilancio dello Stato e quanto sia stata l’entità di tale costo. È interessante notare che il Codacons aveva presentato una denuncia simile alla Corte dei Conti nel 2020, quando Silvia Romano venne liberata. Anche in quel caso, l’associazione aveva chiesto chiarimenti sull’eventuale pagamento di un riscatto da parte del governo italiano per la liberazione della ragazza rapita in Kenya. Le parole utilizzate allora dall’associazione sono molto simili a quelle usate oggi per l’esposto sul caso di Zaki. Tuttavia, il Codacons sottolineava che era un obbligo dello Stato italiano salvare i connazionali in pericolo.

In conclusione, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti e un’istanza di accesso alla presidenza del Consiglio per chiedere chiarimenti sulle spese sostenute dal governo italiano per la liberazione di Patrick Zaki. L’associazione riconosce l’importanza della liberazione di Zaki, ma ritiene necessario fare chiarezza sulle spese pubbliche coinvolte. Questa non è la prima volta che il Codacons presenta una denuncia del genere, infatti, nel 2020 aveva fatto lo stesso per il caso di Silvia Romano. L’associazione sottolinea il diritto dei cittadini di conoscere l’entità delle spese sostenute dallo Stato italiano in queste situazioni.

Siamo felici dell’evento positivo che è la liberazione di Silvia Romano, tuttavia bisogna considerare che il pagamento di un riscatto ai rapitori potrebbe costituire un atto illegale secondo la legge.

Infatti, il versamento di un importo di denaro o di qualsiasi altra forma di pagamento a coloro che hanno rapito una persona potrebbe essere considerato come un sostegno finanziario al crimine. In molti paesi, compresa l’Italia, il pagamento di un riscatto è severamente vietato e punibile per legge. Questo perché il riscatto non solo fornisce risorse ai rapitori, ma alimenta anche l’industria del rapimento, incoraggiando potenziali futuri sequestri.

È importante sottolineare che la legge italiana prevede delle pene severe per coloro che vengono coinvolti nel pagamento di un riscatto. Oltre alle conseguenze legali, il pagamento di un riscatto può avere anche effetti negativi sulla vittima stessa. Ad esempio, potrebbe incoraggiare ulteriori rapimenti, in quanto i rapitori potrebbero considerare la vittima o i suoi conoscenti come potenziali fonti di denaro.

È fondamentale che le forze dell’ordine e le istituzioni giudiziarie facciano tutto il possibile per individuare i responsabili dei rapimenti e portarli alla giustizia senza ricorrere al pagamento di un riscatto. Ciò include l’uso di indagini approfondite, la collaborazione internazionale e l’attuazione di strategie preventive per contrastare efficacemente questo tipo di criminalità.

In conclusione, mentre celebriamo la liberazione di Silvia Romano, è importante comprendere che ogni tentativo di pagamento di un riscatto potrebbe costituire un grave reato secondo la legge italiana. Dobbiamo lavorare insieme per combattere il fenomeno del rapimento, mettendo in atto misure preventive, garantendo l’applicazione della legge e supportando le vittime.

Credits foto: ANSA/Mourad Balti Touati | L’arrivo di Patrick Zaki all’aeroporto di Milano Malpensa (23 luglio 2023)

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