Le violenze al Beccaria ci ricordano che la situazione nelle carceri minorili non è proprio quella di “Mare Fuori”
C’è anche una tentata violenza sessuale tra i reati contestati agli agenti della Polizia penitenziaria del carcere minorile Beccaria e arrestati a Milano: tra le altre accuse tortura, lesioni e maltrattamenti. Se il carcere nasconde terribili insidie, torture, tentate violenze sessuali, lesioni, proprio quelle dalle quali ci si vuole tutelare e/o dare “insegnamenti”, così com’è allo stato attuale, in Italia, possiamo decretarne il fallimento
Tra quelle mura a ridosso del Golfo di Napoli, quei giovani hanno la possibilità di riscattarsi, ritrovare una via, cambiare, tornare a navigare in un mare – fuori – di possibilità. Romanzato, certo, e anche un po’ poetico, ma rimane pur sempre un carcere.
Ma il pensiero a Mare Fuori, la serie italiana cult degli ultimi tempi, stamattina è stato rapido e spontaneo: se è vero come è vero che un carcere nasconde spesso delle insidie – torture, tentate violenze sessuali, lesioni – che sono proprio quelle dalle quali ci si vuole tutelare, allora oggi possiamo decretarne il fallimento.
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