Contachilometri truccato auto usata acquistata: cosa fare

Come comportarsi nel caso di contachilometri truccato auto usata acquistata per evitare truffe e controversie legali

A dimostrazione della costante attenzione sul tema del contachilometri truccato di un’auto usata acquistata da un venditore privato o da un concessionario ci sono le pronunce della Cassazione. Più volte i giudici della Suprema Corte si sono occupati di questo tentativo di frode nel mercato delle auto di seconda mano, finendo per fissare alcuni punti fermi che esaminiamo in questo articolo. Ben sapendo quali sono i suoi diritti, l’acquirente può così procedere in sicurezza su cosa fare e come comportarsi.

CONTACHILOMETRI TRUCCATO AUTO USATA ACQUISTATA DA UN PRIVATO

Il primo caso che esaminiamo è relativo al contachilometri truccato di un’auto usata acquistata senza l’intermediazione di una concessionaria. Da un venditore privato, insomma. In questo caso, l’automobilista ha il diritto di richiedere la risoluzione del contratto entro 5 anni dalla scoperta della truffa. La risoluzione comporta il diritto dell’acquirente di ottenere il rimborso totale dell’importo pagato o, su richiesta, uno sconto proporzionale alla differenza tra il prezzo pagato e il valore effettivo dell’auto. Va da sé come sia necessario dimostrare il dolo del venditore ovvero la sua intenzione di ingannare l’acquirente.


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