Categoria Economia Finanza

Xi e Biden al G20: prove di dialogo e problemi di fondo

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Caffè lungo – L’incontro tra Xi Jinping e Joe Biden rappresenta un momento importante nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi, attualmente ai minimi storici dalla normalizzazione dei rapporti per via della pressione militare cinese attorno a Taiwan e della presunta ingerenza americana negli affari interni cinesi. L’intenzione a dialogare c’è ma gli ostacoli sembrano […]

UE: la riforma del Patto di Stabilità

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Analisi – La nuova proposta di riforma del Patto di Stabilità e Crescita da parte della Commissione Europea prova a semplificare le procedure e ad agevolare gli Stati, ma non tutti sono d’accordo. COS’È IL PSC Il Patto di Stabilità e Crescita (PSC) è un accordo internazionale stipulato del 1997 dagli Stati membri dell’Unione Europea […]

Mondiali 2022 in Qatar: una scelta controversa

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In 3 sorsi – Per la prima volta nella storia, il campionato mondiale di calcio si disputa in Medio Oriente, in inverno e tre arbitri sono donne. Sembra avanguardia, ma la realtà in Qatar è un’altra. Migliaia di migranti lavoratori sono morti nella costruzione di infrastrutture e la comunità LGBT è perseguitata, fatti che, con […]

Kirghizistan, accordi segreti e proteste

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Caffè lungo – Il Kirghizistan è scosso da nuove proteste anti-governative. Il motivo delle manifestazioni risiede nell’accordo segreto firmato da Bishkek per delimitare il confine con l’Uzbekistan e in un progetto di legge fortemente restrittivo della libertà di stampa. ACCORDO SEGRETO TRA KIRGHIZISTAN E UZBEKISTAN Fra il 23 e il 24 ottobre scorso la polizia […]

Il gruppo Gavio stanzia un milione di euro per aiutare i dipendenti a combattere il carovita

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Il ggruppo Gavio, azienda italiana attiva nei settori della logistica e dei trasporti, della gestione di reti autostradali e nei settori delle costruzioni e della tecnologia, ha scelto di erogare ai propri dipendenti un bonus straordinario, del valore complessivo di circa un milione di euro, per contrastare l’inflazione ed il carovita. L’iniziativa di welfare coinvolge circa tremila persone che nel 2021 hanno percepito un reddito annuo pari o inferiore a 50mila euro e prevede il riconoscimento a ciascun dipendente di un bonus una tantum per l’anno 2022 del valore di 300 euro. In particolare, il contributo viene erogato per contrastare l’aumento generalizzato dei costi di beni e servizi che sta erodendo il potere di acquisto delle famiglie. L’aiuto economico sarà immediatamente spendibile in buoni spesa e in altri servizi presenti su una specifica piattaforma welfare per i dipendenti interessati, attiva dal mese di novembre. Leggi anche: 1.000 euro ai dipendenti per contrastare il caro bollette: il bonus energia del gruppo italiano Tesya Il bonus di Gavio "Il bonus", si legge nella nota diffusa dall'azienda, "testimonia la volontà del gruppo Gavio di venire incontro alle esigenze dei propri dipendenti ed è un ulteriore esempio concreto del suo impegno per le persone". La scelta di riconoscere un bonus straordinario, continua la nota, "vuole essere un segno di vicinanza alle persone e alle loro famiglie in un momento economicamente difficile e incerto, con inevitabili ripercussioni sui bilanci dei singoli. Da sempre, il gruppo mette al centro dell’attività il benessere dei dipendenti, consapevole che il successo dell’azienda parte proprio dal loro impegno quotidiano e dalla loro motivazione, nella consapevolezza che rappresentano la ricchezza maggiore del gruppo. Sentirsi parte di un’azienda che ha a cuore il proprio personale e che è attenta alle necessità e alle problematiche dei lavoratori rappresenta una spinta al miglioramento continuo". L'iniziativa di Gavio segue quelle di altre aziende italiane, come Brembo, Intesa Sanpaolo e Acqua Sant'Anna. L’articolo Il gruppo Gavio stanzia un milione di euro per aiutare i dipendenti a combattere il carovita è tratto da Forbes Italia.

Cambiare abitudini per salvare il pianeta: come funziona l’app italiana sostenuta dall’Onu e da Leonardo DiCaprio

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AWorld cresce e si prepara al round europeo. Anche grazie al riconoscimento che arriva dall'Onu, che ha selezionato l’app come piattaforma ufficiale a supporto della campagna ActNow contro il cambiamento climatico. AWorld guida gli utenti a migliorare le proprie abitudini per diventare parte attiva nella sfida globale verso un mondo più sano e sostenibile. La piattaforma è un innovativo strumento di stakeholder engagment utilizzato da organizzazioni italiane e internazionali, tra cui Tim, Vans, Mediolanum, McCann, Davines, Cognizant, Dentsu, Iren, Regione Puglia e molti altri. ActNow è la campagna globale delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico. L’iniziativa è una parte cruciale dello sforzo coordinato intrapreso dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza e l'azione per contrastare il cambiamento climatico e accelerare l'attuazione dell'Accordo di Parigi. AWorld sarà il veicolo principale della campagna sui social media per stimolare il cambiamento nei comportamenti delle persone, suggerendo azioni sostenibili e quantificandone l’impatto. Dieci milioni di azioni per il pianeta “AWorld si conferma la piattaforma di riferimento per l’engagement, l’educazione e la misurazione di impatto dell’individuo sui temi della sostenibilità e della decarbonizzazione", conferma il ceo, Alessandro Armillotta. "Oltre 40 corporate internazionali ci hanno dato fiducia nel primo anno di attività e insieme abbiamo generato dieci milioni di azioni positive per il pianeta, che hanno contribuito a ridurre il footprint del quasi mezzo milione di utenti attivi”. Le ambizioni della piattaforma sono praticabii anche grazie all’importante consenso di partner e investitori, che hanno segnato la raccolta di un bridge round di due milioni di euro in preparazione di un più cospicuo round su scala europea. Si tratta di un notevole traguardo per la startup italiana, nata tre anni fa dall’idea di Alessandro Armillotta, Marco Armellino e Alessandro Lancieri. Chi investe in AWorld “L’aspetto esg guida sempre di più le scelte di molte aziende e persone e la misurabilità di questo impatto diventa fondamentale per comprendere la portata delle nostre azioni", commenta Stefano Molino, responsabile fondo acceleratori di Cdp Venture Capital. "AWorld è riuscita a semplificare questo passaggio, offrendo uno strumento accessibile e concreto a utenti e aziende di primario livello e raccogliendo nel tempo un network di investitori che hanno creduto nel suo potenziale di crescita”. Il successo della piattaforma ha spinto Telefónica, secondo operatore di telefonia europeo, ad investire per la prima volta in una startup italiana. Un segnale forte anche per l’intero ecosistema del nostro Paese. “Siamo onorati di aver ricevuto fiducia da investitori di questo calibro", aggiunge Armellino. "Le nuove risorse finanziarie ci permetteranno di accelerare il percorso di crescita e sviluppo, far crescere il team, introdurre novità tecnologiche, consolidarci come punto di riferimento in Italia ed espanderci su nuovi mercati”. Le collaborazioni con istituzioni come Nazioni Unite, Commission Europea, Università della Florida, il Politecnico di Torino, le iniziative con Elisa e Lega Calcio Serie A, l’endorsement di artisti e attivisti come Leonardo DiCaprio ed Edward Norton hanno permesso alla startup di crescere sia in Italia che all’estero, sviluppando metà del proprio giro d’affari sul mercato internazionale. La cultura della sensibilizzazione Alessandro Brighenti e Silvia Pugi, Champion Iag (Italian Angels For Growth) commentano questo investimento: “AWorld offre alle aziende una soluzione plug and play che rende tangibile il loro contributo sui temi della sostenibilità esg. Siamo convinti che l’approccio innovativo e sinergico di AWorld alla sensibilizzazione di tutti sulle azioni a tutela dell’ambiente abbia un valore concreto anche in termini di ritorno sull’investimento”. Flavio Gamba, responsabile tesoreria di Banca Patrimoni Sella & C., ha detto: "Aderire ai principi esg vuol dire innanzitutto sposare una cultura della sensibilizzazione, dell'educazione e dell'informazione circa temi delicati e complessi legati alla sostenibilità. La nostra scelta di investire in AWorld è coerente con questa necessità, nella convinzione che incrementare la consapevolezza individuale delle persone sia la premessa fondamentale per comportamenti virtuosi, che producono anche un valore aggiunto in termini di impatto economico, oltre che sulla qualità della vita di tutti". Misurare l'impatto Anche Michele Novelli, chief investment & strategy officer, Digital Magics, conferma un impegno storico: "Abbiamo investito in AWorld quando era poco più che un’idea. Siamo stati colpiti dalla capacità dei fondatori di creare un grande prodotto e nel contempo di coinvolgere tantissime aziende nel progetto. Oggi, tutti parlano di sostenibilità, ma pochi hanno sviluppato soluzioni realmente utili. AWorld, invece, ha costruito un prodotto che aiuta a comprendere il nostro impatto quotidiano, a misurarlo e a migliorarci". E infine il commento di Carla Patrizia Ferrari, ad di Equiter: “Questo investimento – il quinto fatto da Equiter attraverso il veicolo Rif-T – si colloca nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sui temi esg, uno degli assi trasversali del nostro piano industriale, in cui il tema centrale dell’innovazione si affianca a obiettivi di impatto concreto sul territorio. In questo contesto, l’investimento in AWorld vuole certificare non soltanto la condivisione della mission aziendale, ma anche l’apprezzamento per la concretezza del team e la visione internazionale del progetto". L’articolo Cambiare abitudini per salvare il pianeta: come funziona l’app italiana sostenuta dall’Onu e da Leonardo DiCaprio è tratto da Forbes Italia.

Realtà aumentata e image processing: così questa app italiana sta semplificando la logistica

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Articolo tratto dal numero di novembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati! Le spedizioni del futuro passeranno anche dalle app e saranno semplici, per tutti. È questo l’obiettivo dei fondatori di Jugo, applicazione nata da un’idea di Ivan Dascanio, amministratore con 25 anni di esperienza nel settore delle spedizioni, e sviluppata da Marco Angelucci, esperto di applicazioni web e digital marketing con più di 20 anni alle spalle nella consulenza e nella direzione di progetti digitali. L’app semplifica il processo di spedizione e consente a chiunque di spedire partendo da una foto: niente metro, nessuna bilancia. Lo scatto rileva le misure esatte della scatola fotografata, oppure indica le misure della scatola ideale per imballare l’oggetto fotografato. Le misure rilevate permettono di calcolare il volume di una spedizione e determinare il peso volumetrico da associare alla tariffa dei servizi di corriere espresso, forniti dai principali player italiani e internazionali. In pochi clic l’utente acquista una spedizione senza dover misurare e pesare l’involucro, con la possibilità di ottenere un ritiro a domicilio in giornata. Jugo è stata fondata da sette soci, con un modello di autofinanziamento, ha superato i primi test di mercato e punta a un’espansione internazionale. Forbes ha intervistato i due fondatori, Ivan Dascanio e Marco Angelucci. Come è nata Jugo? ID: Mia figlia, di 18 anni, aveva iniziato a vendere e spedire merce con le applicazioni di vendita dell’usato e si trovava in difficoltà a capire che sistemi utilizzare. Ho fatto un’analisi e constatato che non esistevano, e non esistono, applicazioni che permettano a un utente di sviluppare l’intero processo di spedizione partendo da un’app. Così è nata Jugo. Quali tecnologie utilizzate per lo sviluppo di Jugo? MA: Il cuore dell’applicazione è un connubio di tecnologie innovative: realtà aumentata, image processing e algoritmi di comparazione. I sensori dei dispositivi mobili, di ultima e penultima generazione, rilevano le distanze, nello spazio 3D circostante, per generare un box virtuale in realtà aumentata e fornire le misure precise di una scatola, oppure della scatola necessaria per spedire l’oggetto fotografato. Le immagini inoltre sono processate da un algoritmo che riconosce la forma della scatola e che contribuisce ad aumentare la precisione della rilevazione. Il modello di utilità che scaturisce da questa procedura è attualmente depositato per essere riconosciuto come brevetto. Jugo è società benefit. Che impatto ha il vostro servizio su ambiente e società? ID: La missione green è parte integrante dei nostri obiettivi fondativi come società benefit. L’app favorisce, tramite un meccanismo di cashback, l’utilizzo dei punti di ritiro e consegna per limitare l’uso di veicoli inquinanti, sia per portare che per consegnare una spedizione. L’utente può raccogliere punti per un valore pari al 5% della tariffa applicata e poi ottenere uno sconto nella spedizione successiva. Inoltre l’utente che non ha ancora pensato all’imballaggio può richiedere le scatole e il nastro Jugo, 100% eco compatibili. Quale impatto avrà la tecnologia nel settore della logistica? MA: Lo sviluppo va di pari passo con le nuove tecnologie. In India ci sono già consegne con i droni. In tutto il mondo si è diffuso l’uso delle applicazioni, che ora diamo per scontato. Per esempio, oggi alcune operazioni bancarie non si possono neanche fare senza un’app. Per noi l’applicazione mobile sarà il futuro. Come è suddivisa la vostra base clienti? ID: L’applicazione è in fase di test, abbiamo già alcuni utenti. A breve lanceremo una campagna marketing per il mercato italiano e proseguiremo con quello internazionale. L’applicazione si rivolge sia alle nuove generazioni e a chi ha più dimestichezza con la tecnologia, sia a chi desidera inserire peso e misure a mano, senza utilizzare la fotocamera. Si tratta di un approccio inclusivo che permette a tutti di spedire. L’e-commerce è sempre più presente nelle nostre vite e ormai molti consumatori sono diventati venditori. Come vedete il futuro di questo settore in relazione alla logistica? MA: Una ricerca dell’Agcom di due anni fa mostrava una media di 500 milioni di spedizioni annue di privati in Italia. Il 50% era composto da utenti e-commerce, con un trend di crescita del 30% all’anno. C’è una fetta vastissima di mercato da prendere nel settore delle micro spedizioni. Micro e-commerce, privati e utenti che utilizzano le applicazioni per scambio e vendita di usato e durante il Covid. Questa tendenza è cresciuta in modo esponenziale. Che sfida è fare startup in Italia? ID: La sfida numero uno è trovare i finanziamenti per fare impresa. Si parla molto di agevolazioni per le nuove aziende, ma per nostra esperienza, il riscontro è difficile. Noi ci siamo autofinanziati grazie alle nostre precedenti esperienze imprenditoriali.  MA: L’altra sfida è quella delle risorse: programmatori e sviluppatori, difficili da trovare in Italia. Fortunatamente siamo riusciti a costruire un team motivato e compatto, che ha sviluppato il prodotto nei tempi previsti. Quali mercati risultano più interessanti per il vostro settore? ID: Il Covid ha cambiato le menti di tutto il mondo. Le spedizioni di privati e delle piccole aziende sono aumentate ovunque. I clienti tendono a non comprare più grosse quantità di merci, ma a fare piccoli acquisti, più frequenti, anche a causa dell’incertezza. Aumentano i numeri delle spedizioni e degli ordini e i magazzini si sono ridotti. Che rapporto avete con le società di spedizione? MA: Jugo opera con un contratto quadro con i principali vettori. Acquistiamo il servizio di spedizioni e lo offriamo ai nostri utenti, assieme a un sistema di automazione e monitoraggio della spedizione. Offriamo inoltre ai nostri utenti un servizio di supporto per la gestione della documentazione per le spedizioni extra-Ue. Quale sarà il futuro di Jugo? ID: Jugo è un’applicazione di partenza per tutto quello che necessita di uno spostamento. In futuro prevediamo di poter collaborare non solo con società di spedizioni, ma anche aziende del mondo delivery e con chiunque offra o cerchi servizi di spedizione. Il mercato è in crescita e noi saremo protagonisti.  L’articolo Realtà aumentata e image processing: così questa app italiana sta semplificando la logistica è tratto da Forbes Italia.