Bisogna prendere ‘Emily in Paris’ per quello che è, ma almeno fateci divertire
“Tutti vogliono guardare una storia su due persone che cercano di combattere la loro naturale attrazione l’una per l’altra”, dichiara galante chef Gabriel (Lucas Bravo) mentre passeggia nella notte parigina con Emily (Lily Collins) in una scena della terza stagione di Emily in Paris.
Gabriel e Emily hanno appena lasciato la scomodissima proiezione all’aperto della rom-com Come farsi lasciare in 10 giorni e stanno passeggiando per i boulevard, scambiandosi giusto qualche sguardo. È vero: l’alchimia tra loro è palpabile, soprattutto quando finiscono davanti a una specie di installazione color rosa chewing-gum perfetta per una story di Instagram. Ma quello che una volta sembrava un divertente tuffo in un magico universo (im)possibile, con la stagione 3 sembra diventato ormai diventato una decisione in stallo, che nessuno vuole prendere.
Questa frustrante indecisione sembra riguardare ogni aspetto della terza stagione della serie creata da Darren Star e disponibile, come le precedenti, su Netflix. Quando avevamo lasciato Emily e il team di Savoir alla fine della seconda stagione, Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu) aveva appena mollato la società di marketing insieme al resto dei suoi dipendenti; un atto
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