Bella Ciao: la storia e le molteplici versioni di una canzone universale, inno alla libertà
Tutti la cantano: “Una mattina mi son svegliato… o Bella Ciao, Bella Ciao, Ciao, Ciao”: storia di un canto universale ormai famoso in tutto il mondo
“Una mattina mi son svegliato… o Bella Ciao, Bella Ciao, Ciao, Ciao”: il nazifascismo e la guerra devastano l’Europa, dittature sanguinarie e stragi al fronte (e non solo) soggiogano interi popoli e un genocidio di massa è in corso nei campi di concentramento sparsi in tutto il nostro continente. In Italia un movimento spontaneo, la Resistenza, combatte per liberare il nostro Paese.
Ma chi e quando ha scritto questa canzone ormai famosa in tutto il mondo? Esiste realmente una versione “originale”? Il canto, in realtà, per certi versi è avvolto nel mistero. Ma è stato tramandato in modo incredibile.
Al successo europeo hanno contribuito molti artisti, primo tra tutti, probabilmente, Yves Montand, pseudonimo di Ivo Livi, italiano naturalizzato francese, che a due anni fuggì a Marsiglia con la sua famiglia perseguitata dai fascisti del Pistoiese. Il 6 giugno 1964 la sua interpretazione, accolta con un’ovazione dalla critica francese.
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