Antitrust indaga su DR: “Auto cinesi pubblicizzate come italiane”
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria su DR Automobiles contestando la comunicazione di informazioni ingannevoli riguardo al luogo di produzione degli autoveicoli a marchio DR ed EVO. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’azienda con sede a Macchia d’Isernia, in Molise, pubblicizzerebbe come ‘italiane’ delle vetture di produzione cinese.
DR IMPORTA REBRANDIZZA AUTO CINESI DAL 2007, MA NON È QUESTO IL PUNTO
Sgombriamo il campo dagli equivoci: che la molisana DR Automobiles importi componenti e vetture provenienti dalla Cina, in particolare dei gruppi Chery, Jac e da poco anche BAIC, commercializzandoli tramite i propri brand italiani DR, EVO e i neonati Sportequipe e ICKX, è cosa nota a tutti e del resto l’azienda non l’ha mai nascosto. Infatti non è questo il problema rilevato dall’Antitrust. Il problema, per l’AGCM, sorge se queste automobili di chiara fabbricazione cinese vengono vendute come se fossero prodotte in Italia, configurando un classico esempio di pubblicità ingannevole.
QUAL È IL PROBLEMA RISCONTRATO DALL’ANTITRUST VERSO DR
L’istruttoria, infatti, punta proprio ad accertare possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita delle autovetture a
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