Amore tossico? Le rose di San Valentino non sono tutte uguali (alcune sono più etiche)
Più di un italiano su due regala rose e altri fiori per San Valentino, ma troppo spesso sono frutto di sfruttamento e di un utilizzo insostenibile di pesticidi. Come scegliere prodotti più sicuri e non insanguinati?
Altro che profumo d’amore e passione: dietro gran parte delle rose che compriamo o riceviamo a San Valentino si celano storie di sfruttamento, spesso anche minorile. Provengono, infatti, dall’Africa o da Paesi del Sud America come l’Ecuador e la Colombia, dove il rispetto dei lavoratori resta un’utopia, come denunciato da diverse inchieste.
Ma non solo. Solitamente rose, girasoli e tulipani vengono trattati con pesticidi pericolosi per l’ambiente, gli insetti impollinatori e per la nostra salute. Acquistarli significa, quindil, essere indirettamente complici di pratiche che danneggiano il Pianeta e calpestano i diritti umani.
La soluzione è dunque abbandonare l’idea di regalare un bel bouquet alla persona amata? Non per forza. Basta avere un po’ più di consapevolezza sui prodotti che si acquistano, in particolare sulla loro provenienza. Per fortuna esistono diverse realtà che si impegnano per ridurre l’impatto ambientale.
Molte di
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