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Vermocane: una minaccia per le riserve marine e i pescatori del Mediterraneo
“L’aumento delle temperature nel Mediterraneo ha favorito la proliferazione dei vermocane, predatori insaziabili dotati di tossine urticanti, mettendo in allarme biologi e pescatori.”
Voracissimi e carnivori, in grado di rigenerarsi quando vengono divisi in due, possiedono aculei con tossine irritanti e sono predatori insaziabili: i vermocane, noti anche come vermi di fuoco, si sono moltiplicati a causa del caldo e sono ormai diventati un grave problema sia per le specie che abitano le riserve marine, come i coralli, sia per i pescatori, che in una sola notte possono ritrovarsi con le reti depredate. Per questo sono nel mirino dei biologi del laboratorio che l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste ha aperto a Panarea e a Milazzo. I vermocane, il cui nome scientifico è Hermodice carunculata, “sono una specie endemica del Mediterraneo e in passato la loro popolazione era sotto controllo, ma con le ondate anomale di caldo degli ultimi due-tre anni i vermocane si sono moltiplicati enormemente e mangiano di tutto. Capita di trovarli anche fino a riva“, dice Michela D’Alessandro, che con i colleghi
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