Un hot dog al giorno? Il consumo di 85 grammi di carne rossa lavorata invecchia il cervello di ben 1,6 anni
Limitare il consumo di carne rossa potrebbe portare benefici significativi non solo per la salute cardiovascolare e ambientale, ma anche per la salute cognitiva. Un recente studio pubblicato sulla rivista Neurology suggerisce che l’eccessivo consumo di carni rosse lavorate, come pancetta, mortadella e hot dog, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare demenza. In particolare chi...
L’eccessivo consumo di carne rossa potrebbe danneggiare la salute cognitiva aumentando il rischio di sviluppare demenza e provocando un’accelerazione dell’invecchiamento cerebrale
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Limitare il consumo di carne rossa potrebbe portare benefici significativi non solo per la salute cardiovascolare e ambientale, ma anche per la salute cognitiva. Un recente studio pubblicato sulla rivista Neurology suggerisce che l’eccessivo consumo di carni rosse lavorate, come pancetta, mortadella e hot dog, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare demenza.
In particolare chi consuma almeno un quarto di porzione di carne rossa lavorata al giorno ha mostrato un rischio del 13% più alto di sviluppare questa malattia rispetto a chi ne consuma meno di un decimo di porzione.
Una porzione di carne rossa corrisponde a circa 85 grammi, ovvero due fette di pancetta, 1,5 fette di mortadella o un hot dog. L’assunzione quotidiana di queste quantità è stata associata a un’accelerazione dell’invecchiamento cerebrale equivalente a circa 1,6 anni. Sebbene lo studio sia di natura osservazionale, quindi non può confermare una causalità diretta, evidenzia comunque un legame significativo tra il consumo di carni rosse
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