Transizione ecologica al palo. Ma Pichetto Fratin si lamenta se lo chiamano negazionista
Si sono asciugate le lacrime del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Ieri in audizione alla Commissione Ambiente alla Camera il ministro se la prende con chi sta facendo notare la ritrosia al limite del negazionismo della compagine di governo. Secondo il ministro “il governo è stato accusato ripetutamente in queste settimane di ‘negazionismo climatico’. C’è stato anche chi ha ipotizzato l’introduzione di una nuova fattispecie criminale: il reato di ‘negazionismo’ – dice Pichetto Fratin – Ed è stata anche la settimana in cui è venuta agli onori delle cronache una nuova patologia psicologica: la ‘ecoansia’. Una narrazione – scandisce il ministro – priva però di alcun aggancio con i fatti, con le azioni concrete, con i comportamenti che sin dal suo insediamento ha messo in atto, a partire dalla Cop di Sharm el-Sheikh dove la premier Giorgia Meloni, da poco insediata, ha ribadito solennemente che l’Italia avrebbe tenuto fede a tutti gli impegni sul clima assunti a livello internazionale”.
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin piange con gli attivisti climatici. E poi si trasforma in petroliere con Eni
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