Toghe rotte, sondaggio: gli italiani (di destra e di sinistra) non si fidano più dei magistrati
Sono lontani i tempi in cui il pm era appena un gradino sotto Dio nella considerazione popolare. Ora la situazione si è completamente ribaltata: la magistratura non è più circonfusa del dogma dell’infallibilità ma, al contrario, è sospettata di essere una corporazione basata sul privilegio. Neppure la cattura di Matteo Messina Denaro sembra riuscita a risollevare l’immagine delle toghe presso l’opinione pubblica. Segno evidente che la ventennale guerra contro il Parlamento (leggi centrodestra) e i libri-denuncia di Sallusti e Palamara hanno scavato un solco tra cittadini e ordine giudiziario. Ne fa fede il sondaggio pubblicato oggi da Libero, secondo il quale una riforma incisiva della giustizia è necessità ormai sentita da oltre tre quarti di italiani.
Il sondaggio pubblicato da Libero
L’esigenza più diffusa tra i cittadini è il legame incestuoso tra toghe e politica. Per il 78 per cento degli intervistati, infatti, i magistrati che vogliono saltare il fosso e arruolarsi sotto le insegne di un partito devono prima dimettersi. È evidente che le novità introdotte in materia dalla riforma Cartabia non hanno pienamente soddisfatto l’opinione pubblica. Più o meno simile (71 per cento) la percentuale di
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