Studio PoliMi: penetrazione auto elettriche massimo al 30%

Secondo uno studio del PoliMi, la penetrazione delle auto elettriche nel parco circolante italiano non può superare il 30%. Ma ci sono difformità geografiche

Nel dibattito sul futuro dell’elettrico e del rapporto con l’endotermico entra in scena un nuovo indice, l’E-Private Mobility Index, elaborato dal Politecnico di Milano (PoliMi) in collaborazione con UnipolTech. Si tratta di un interessante strumento di monitoraggio, basato sull’analisi dei dati rilevati dalle scatole nere installate sui veicoli dei clienti Unipol, per capire l’effettiva fattibilità del passaggio all’elettrico per i privati cittadini, valutando sia la funzionalità che la sostenibilità economica. Ebbene, dallo studio sembra emergere che solo il 30% dei veicoli endotermici circolanti in Italia possa essere sostituito da auto elettriche senza modificare troppo le abitudini di guida degli italiani.

PASSAGGIO ALL’ELETTRICO: CONSIDERARE FUNZIONALITÀ E SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Per quanto riguarda la funzionalità, si è tenuto conto che oggi un automobilista è disposto a passare all’elettrico solo se ha pochissime limitazioni di carattere pratico, ad esempio se sa di poter ricaricare l’auto con relativa facilità (magari perché ha una wallbox casalinga o almeno condominiale). Per quanto riguarda invece la sostenibilità economica, è stato necessario calcolare il tempo per raggiungere il break-even dei costi, ossia il momento in cui, a fronte di


Leggi tutto: https://www.sicurauto.it/news/auto-elettriche-ibride/studio-polimi-penetrazione-auto-elettriche-massimo-al-30/


LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera  automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete.  LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale.   =>  DISCLAIMER

Buy Me A Coffee

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.