Spotify testa l’utilizzo di NFT: “Serviranno ad accedere a playlist e servizi esclusivi”
Un altro big muove il primo passo nel Web3. Spotify sta sperimentando l’utilizzo degli NFT come dei “biglietti digitali” per accedere a determinate playlist o servizi. Attualmente, questa funzione è disponibile solo negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda.
I primi test sono iniziati l’anno scorso
Music Ally è stata la prima testata a parlare dei test sugli NFT che stava facendo Spotify nel maggio 2022. In quell’occasione, il test era in corso solo per alcuni utenti “selezionati” dell’app Android di Spotify negli Stati Uniti. Steve Aoki e The Wombats erano due degli artisti che avevano preso parte al test. Nei loro profili infatti, era possibile visualizzare in anteprima gli NFT, per poi essere indirizzati su un sito esterno per comprarli, come Opensea. Nel maggio 2022, un portavoce di Spotify aveva detto ai colleghi di Music Ally che stavano solamente facendo dei test per migliorare l’esperienza di artisti e fan, specificando che Spotify non stava vendendo NFT, ma stava solo testando un modo per consentire agli artisti che vendono NFT di promuoverli sulla loro piattaforma.
Playlist riservate a chi possiede determinati NFT
We, KINGSHIP strive to ALWAYS
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