L’Ue contribuisce alla distruzione degli ecosistemi planetari (e sta bloccando la legge sul ripristino della natura)
L’approvazione della legge Ue sul ripristino della natura, che mira a proteggere la biodiversità e a recuperare gli ecosistemi del continente, è ancora in sospeso dopo che l’Ungheria all’ultimo momento ha fatto saltare il voto finale del Consiglio. La Nature Restoration Law resta dunque bloccata, mentre emerge da un nuovo rapporto che l’Ue stessa contribuisce alla distruzione degli ecosistemi planetari
L’accordo provvisorio sulla legge sul ripristino della natura fa ancora un buco nell’acqua. Dopo l’approvazione del Parlamento europeo, sarebbe stato fondamentale che il Consiglio confermasse l’impegno a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi europei, a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. Ma così non è stato.
Un voltafaccia dell’Ungheria dell’ultimo secondo, infatti, ha fatto saltare il voto finale del Consiglio sulla legge. Anche l’Italia ha continuato a votare no e ad essi, si sono poi associati i voti contrari e le astensioni di Svezia, Polonia, Finlandia, Paesi Bassi, Belgio e Austria, che hanno messo nuovamente a rischio la NRL.
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