L’onda della morte

Quanto pesa un metro cubo d’acqua?
Un metro cubo d’acqua? Mille chili, una tonnellata. Una tonnellata va bene?
Le frane le misurano a metri cubi. Il metro cubo è l’unica cosa che resta fissa, perché poi la densità, il peso, cambiano.
Il 9 ottobre 1963 dal monte Toc, dietro la diga del Vajont, si staccano tutti insieme 260 milioni di metri cubi di roccia.
Vuol dire seicento volte più grande della frana della Val di Stava.
Duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia cascano nel lago dietro alla diga e sollevano un’onda di cinquanta milioni di metri cubi. Di questi cinquanta milioni, solo la metà scavalca di là della diga, solo venticinque milioni di metri cubi d’acqua… Ma è più che sufficiente a spazzare via dalla faccia della terra cinque paesi: Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè.
Duemila i morti.

La storia della diga del Vajont iniziata sette anni prima, si conclude in quattro minuti di apocalisse, con l’olocausto di duemila vittime››.

Marco Paolini

Oggi ricorre il cinquantanovesimo anniversario della tragedia del Vajont. Condivido con voi le battute iniziali del celebre monologo teatrale “Il racconto del Vajont”.
Non si scherza con la Natura.
E noi questo concetto semplice e quanto mai attuale, non lo abbiamo ancora imparato.

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