Le «confessioni» degli arrestati per la strage di Mosca, l’imbarazzo di Putin e le accuse a Kiev: i punti oscuri sul predicatore Abdulah

Le rivendicazioni dell'Isis-K, che però non mostra i volti degli attentatori. I video degli arresti diffusi sui media russi. Cosa ancora non torna dopo la strage di Mosca L'articolo Le «confessioni» degli arrestati per la strage di Mosca, l’imbarazzo di Putin e le accuse a Kiev: i punti oscuri sul predicatore Abdulah proviene da Open.

Nelle confessioni estorte dalla polizia russa ai presunti attentatori della strage al Crocus city hall di Mosca, le versioni sembrano tutte coincidere sull’arruolamento via Telegram. E sulla promessa da parte di un predicatore del pagamento di mezzo milione di rubli, cioè circa 5mila euro, per «ammazzare gente». In un primo filmato diffuso dai media russi lo dice Shamsidin Fariduni, mostrato in ginocchio, con le mani legate dietro la schiena e le pistole puntate in faccia assieme agli smartphone che raccoglievano la sua confessione mentre tremava. E lo stesso ha confermato un altro dei sospettati, anche lui descritto dai media russi come proveniente dal Tagikistan. Nei vari filmati che circolano tra Telegram e i social, i presunti terroristi dell’Isis-K parlano del


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