L’attività fisica quotidiana previene gli incubi notturni, lo studio

Più attività fisica, meno incubi: uno studio guidato dall’Università del Texas ad Austin (Usa) ha dimostrato infatti che l’attività fisica allunga la cosiddetta latenza REM, aiutandoci a dormire meglio perché con minore probabilità di fare incubi notturni. Il lavoro, secondo gli scienziati, è la prova più robusta mai ottenuta fino ad oggi che dimostra la...

Fare esercizio fisico fa bene anche al sonno: uno studio guidato dall’Università del Texas ad Austin (Usa) ha dimostrato infatti che l’attività fisica allunga la cosiddetta latenza REM, rendendo meno probabili gli incubi notturni

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Più attività fisica, meno incubi: uno studio guidato dall’Università del Texas ad Austin (Usa) ha dimostrato infatti che l’attività fisica allunga la cosiddetta latenza REM, aiutandoci a dormire meglio perché con minore probabilità di fare incubi notturni.

Il lavoro, secondo gli scienziati, è la prova più robusta mai ottenuta fino ad oggi che dimostra la connessione tra attività fisica, qualità del sonno e salute psicologica. Lo studio ha scoperto in particolare che l’attività fisica allunga la latenza REM, ovvero il tempo necessario per entrare nella fase REM.

Per questo l’esercizio fisico potrebbe aiutare a consolidare le fasi del sonno più profondo prima di passare al sonno REM, ovvero quando tendiamo ad avere sogni vividi e il nostro cervello sembra essere attivo come quando siamo svegli. Di conseguenza gli incubi potrebbero essere molto più rari.

L’architettura del sonno è costituita da cicli di


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