La sonda JUNO potrebbe aver rilevato segni dell’oceano di Ganimede sulla superficie
La sonda Juno della NASA ha trovato sali minerali e composti organici sulla superficie di Ganimede, uno dei satelliti naturali di Giove. La presenza dei composti suggerisce che l’acqua salata dell’oceano su questa luna sta raggiungendo la sua superficie e potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio le origini del satellite. Considerata la luna più grande del gigante gassoso, Ganimede è un mondo di grande interesse per gli scienziati a causa del grande oceano che si trova al di sotto la sua crosta ghiacciata. Le osservazioni del telescopio Hubble e della sonda Galileo suggerivano che sulla sua superficie fossero presenti anche sali e molecole congelate, ma la risoluzione dei dati era troppo bassa perché gli scienziati potessero essere sicuri dei composti.
Dati di Ganimede raccolti dallo spettrometro JIRAM di Juno, sovrapposti a quelli delle sonde Galileo e Voyager (Immagine: ReproductionNASA/JPL-Caltech/SwRI/ASI/INAF/JIRAM/Brown University).
È qui che entra in gioco la sonda Juno, che sorvola Giove e le sue lune per osservarli da vicino. Nel 2021, la sonda spaziale ha fatto visita a Ganimede, rimanendo a 1.046 chilometri dalla sua
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