
La Repubblica Ceca annuncia la raccolta obbligatoria dei rifiuti tessili a partire dal 2025
Gigantesche discariche fatte di vestiti, vestiti vecchi ammassati ovunque soprattutto nei Paesi a basso reddito, in nome della fast fashion per cui l’industria del tessile consuma enormi quantità di acqua e rappresenta il secondo settore più inquinante dopo l’industria dei combustibili fossili. E mentre l’Italia aveva anche anticipato il recepimento della direttiva Ue (per cui...
Il consumo di prodotti tessili in Europa si trova al quarto posto per l’impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. Lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione fino al fine vita, si stima che la produzione tessile sia responsabile del 20% dell’inquinamento globale. Per i Paesi europei, dirigersi verso il riciclaggio è una scelta obbligatoria
©keantian/123rf
Gigantesche discariche fatte di vestiti, vestiti vecchi ammassati ovunque soprattutto nei Paesi a basso reddito, in nome della fast fashion per cui l’industria del tessile consuma enormi quantità di acqua e rappresenta il secondo settore più inquinante dopo l’industria dei combustibili fossili.
E mentre l’Italia aveva anche anticipato il recepimento della direttiva Ue (per cui la differenziata per questa tipologia di rifiuti partirà dal 2025), ma di fatto non è mai stata pronta, la Repubblica Ceca va avanti e dal 2025 sarà in vigore l’obbligo di raccogliere in modo differenziato i rifiuti tessili.
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