Il mistero del Voyager 1: la sfida della comunicazione nello spazio interstellare

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La NASA risolve il malfunzionamento del Voyager 1, sfidando l’obsolescenza tecnologica nello spazio interstellare.

Vista di Voyager 1 del Sistema Solare. (NASA, ESA e G. Bacon (STScI))

La NASA ha identificato l’origine del problema che ha causato al Voyager 1 di inviare un modello ripetitivo di 1 e 0 anziché dati utili. Il Voyager 1 è l’oggetto creato dall’uomo che ha raggiunto la distanza più lontana nello spazio, superando l’eliopausa e dirigendosi verso lo spazio interstellare. Durante il suo viaggio epico, ha continuato a trasmettere preziosi dati sulla Terra, contribuendo alla nostra comprensione dello spazio interstellare al di là del nostro Sistema Solare. Tutto ciò è stato possibile con soli 69,63 kilobyte di memoria e utilizzando in parte il codice originariamente scritto in Fortran 5, un linguaggio informatico arcaico.

Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager, ha sottolineato che il pulsante per aprire la porta di un’auto ha più potenza di calcolo rispetto ai veicoli spaziali Voyager. È sorprendente che questi veicoli abbiano continuato a volare per oltre 46 anni, nonostante le sfide incontrate lungo il cammino, compreso l’ambiente


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