Il “mini cervello” umano con tessuto reale potrebbe rivoluzionare la ricerca neurologica
I ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di piccoli pezzi di tessuto cerebrale fetale, anziché di singole cellule, è vitale per la crescita di “mini cervelli” auto-organizzati in vitro.
Gli scienziati del Centro Princess Máxima di Oncologia Pediatrica e dell’Istituto Hubrecht (entrambi nei Paesi Bassi) hanno coltivato organoidi cerebrali tridimensionali direttamente dal tessuto cerebrale fetale umano che si è auto-organizzato “in vitro”. I mini-organi in coltura aprono un modo completamente nuovo di studiare come si sviluppa il cervello e modellare lo sviluppo di tumori cerebrali e altre malattie. Fino ad ora, gli organoidi cerebrali venivano coltivati inducendo, attraverso un complesso processo molecolare, cellule staminali embrionali (note come cellule staminali pluripotenti) a crescere fino a formare strutture che rappresentavano diverse aree del cervello. Ora, i ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di piccoli pezzi di tessuto cerebrale fetale, anziché di singole cellule, è vitale per la crescita di “mini cervelli”, poiché possono auto-organizzarsi in organoidi delle dimensioni di un chicco di riso. “Finora siamo riusciti a ottenere organoidi dalla maggior parte degli organi umani, ma non dal cervello; è davvero entusiasmante che ora
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