Il genocidio dimenticato di Amritsar (avvenuto 105 anni fa): le atrocità del colonialismo di cui nessuno parla

Esattamente 105 anni fa ci fu un genocidio, uno dei quelli dimenticati, di cui nessuno parla: l’esercito britannico spara su una folle inerme in un giardino recintato. Era il 1919, eravamo in pieno colonialismo inglese in India ed eravamo nella città di Amritsar, nell’attuale stato indiano Punjab. Tutto inizia il 10 aprile 1919. Una ribellione anticoloniale,...

A distanza di 105 anni dall’accaduto, ricordiamo una delle pagine storiche più drammatiche del colonialismo britannico in India. Nel massacro di Amritsar, rimasto impunito, persero la vita circa 400 persone, fra cui un neonato.

Esattamente 105 anni fa ci fu un genocidio, uno dei quelli dimenticati, di cui nessuno parla: l’esercito britannico spara su una folle inerme in un giardino recintato. Era il 1919, eravamo in pieno colonialismo inglese in India ed eravamo nella città di Amritsar, nell’attuale stato indiano Punjab.

Tutto inizia il 10 aprile 1919. Una ribellione anticoloniale, con slogan nazionalisti, furti saccheggi, incendi, non pochi agguati ad innocenti, perché i potenti non erano in quel momento sotto tiro. Tutti i bianchi erano un potenziale bersaglio al grido di ‘Gandhi ki jai’ (‘Vittoria al Mahatma’).

Il potere non ci sta: appena tre giorni dopo, il 13 aprile 2019, il generale di brigata Dyer dell’esercito indiano britannico scatena le sue truppe su un raduno di disarmati (tra 5.000 e 10.000) in un giardino recintato. In centinaia sono uccisi, mentre altri mille laici feriti, senza possibilità di cercare aiuto


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