Il Delta del Po a rischio a causa delle trivellazioni offshore: potrebbero esserci cedimenti del terreno nella riserva naturale dell’UNESCO

Il Delta del Po, un’area di circa 500 km² nel nord-est dell’Italia, è una riserva naturale dell’UNESCO conosciuta per la sua ricca biodiversità e i suoi paesaggi unici. Questo fragile ecosistema, situato a un’ora a sud di Venezia, è costituito da lagune, paludi, spiagge e terreni agricoli, ed è tra le zone umide più grandi...

C’è preoccupazione per il futuro del Delta del Po a causa della ripresa delle trivellazioni offshore dell’alto Adriatico che potrebbero far sprofondare il terreno: l’allarme degli ambientalisti e di molti sindaci

@Copernicus EU/Facebook

Il Delta del Po, un’area di circa 500 km² nel nord-est dell’Italia, è una riserva naturale dell’UNESCO conosciuta per la sua ricca biodiversità e i suoi paesaggi unici. Questo fragile ecosistema, situato a un’ora a sud di Venezia, è costituito da lagune, paludi, spiagge e terreni agricoli, ed è tra le zone umide più grandi e ricche del Mediterraneo.

Tuttavia il Delta del Po, come rivela un’inchiesta di Euronews, è ora a rischio a causa delle trivellazioni offshore per l’estrazione di gas. La storia del Delta del Po è complessa. Creato in parte dalla sedimentazione naturale e in parte dagli sforzi di bonifica dell’uomo, il delta ha sempre dovuto lottare contro l’invasione del Mar Adriatico.

Negli anni ‘30 e ‘60, l’estrazione di gas e acqua salata dal sottosuolo ha accelerato l’affondamento del terreno. Questo processo ha provocato il rapido sprofondamento di aree come l’isola


Leggi tutto: https://www.greenme.it/ambiente/delta-po-trivellazioni-offshore/


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