I Pink Floyd hanno pubblicato 18 concerti risalenti all’epoca di ‘Dark Side of the Moon’
Sta diventando una tradizione. Senza grandi annunci, i Pink Floyd hanno pubblicato sulle piattaforme 18 concerti risalenti al periodo di The Dark Side of the Moon, oltre a una raccolta di alternative tracks del loro album più celebre.
La band aveva pubblicato a dicembre 2021 una dozzina di bootleg ufficiali che coprivano il periodo che va dal 1970 al 1972. È un modo per estendere il diritto d’autore sulle registrazioni, come ha spiegato tempo fa un rappresentante della Sony a proposito delle incisioni che circolano in rete di Dylan: «In sostanza la legge dice: se non hai usato le registrazioni per 50 anni, non lo potrai più fare».
I 18 concerti coprono il periodo che va dal 23 gennaio al 9 dicembre 1972 e vedono i Pink Floyd lavorare, rifinire e infine perfezionare il loro capolavoro The Dark Side of the Moon prima della pubblicazione avvenuta nel mese di marzo del 1973. Tra i bootleg ufficiali ci sono quelli che coprono le quattro serate al Rainbow di Londra del 17 febbraio 1972.
La raccolta intitolata Alternative Tracks 1972 contiene remix e versioni alternative
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