“I docenti non sono baby sitter e la scuola non è un parcheggio”. Gli insegnanti rispondono ai genitori che chiedono di allungare le lezioni fino a luglio

Quello delle ferie dei docenti, dei famosi "tre mesi di vacanza" degli insegnanti, è uno dei tormentoni ricorrenti, che non appena si concludono le lezioni esplode puntualmente. E anche quest'anno è stato così. L'articolo “I docenti non sono baby sitter e la scuola non è un parcheggio”. Gli insegnanti rispondono ai genitori che chiedono di allungare le lezioni fino a luglio sembra essere il primo su Orizzonte Scuola Notizie.

Quello delle ferie dei docenti, dei famosi “tre mesi di vacanza” degli insegnanti, è uno dei tormentoni ricorrenti, che non appena si concludono le lezioni esplode puntualmente. E anche quest’anno è stato così.

Ad accendere la miccia è stata una petizione da parte di una mamma, una raccolta firme online in cui si chiede al Governo di posticipare la fine della scuola almeno ai primi di luglio: “Ma quale professione al mondo prevede che si stia a casa 90 giorni consecutivi?”.

Poi aggiunge: “Chi non può permettersi i campus estivi che fa? io che devo e voglio lavorare, cosa dovrei fare? Usiamo gli spazi didattici nei mesi estivi per insegnargli qualcosa di utile, tipo inglese o informatica”.

Inutile dire che il post sulla pagina Facebook di Orizzonte Scuola ha fatto il pieno di commenti: quasi 5mila in totale in poco meno di 24 ore. Il dibattito ha visto la maggioranza di insegnanti respingere l’immagine fornita dalla mamma protagonista della petizione e difendere ancora una volta la propria professione. Anche altri genitori sono intervenuti, riportando il proprio pensiero e le proprie difficoltà.

Ecco alcuni commenti raccolti:

Io vorrei vedere questi genitori all’età dei loro figli che fremono per andare a scuola in estate… bambini e ragazzi sono già completamente assenti dai primi di maggio. Voglio vedere giugno e luglio cosa farebbero dentro aule scolastiche che sono forni. Ricordo inoltre che noi docenti non siamo né baby sitter, nè animatori. La scuola non è campus estivo, è luogo di apprendimento ed educazione“;

Purtroppo si sta diffondendo l’idea che noi siamo animatori e quindi ci dobbiamo preoccupare del divertimento dei bambini. Io mi preoccupo del benessere psicologico ed emotivo del bambino e della sua formazione. Non ho studiato per fare l’animatrice!! Il problema è sociale! Ogni comune dovrebbe offrire attività alternativa alla scuola, nel periodo estivo. E basta! Tra un po’ ci fanno pure ripulire le aule!

Al di fuori della primaria i ragazzi delle medie e delle superiori, nonché i professori, sono impegnati con gli esami di licenza media e di maturità. I primi, se tutto va bene, terminano a fine giugno, i secondi a luglio (spesso la metà del mese). I docenti della primaria generalmente tutto il mese di giugno vanno comunque a scuola perché hanno diverse incombenze da sbrigare (dalla compilazione di verbali e scartoffie alla sistemazione delle aule) per non parlare degli incontri di vario genere”

Così come altre professioni anche noi lavoriamo 40 h settimanali solo che non ci vengono riconosciute… io ho 6 classi con una media di 20 alunni… consideri preparare una verifica scritta al mese per sei classi e correggerle… senza considerare i progetti e la burocrazia che ci opprimono… direi che abbiamo già sforato“. 

Desidererei andare in vacanza a Febbraio… Ma ovviamente la scuola dovrebbe trovare supplenti al nostro posto cosa che non avviene quasi mai se non dopo 15 giorni… Tutto ciò avverrebbe a scapito della didattica ma questo non interessa i genitori

C’è chi riflette in effetti sugli usi alternativi delle strutture: “L’immobile di proprietà, comunale, regionale o statale è deputato alla formazione scolastica, secondo le modalità stabilite dalle autorità competenti. L’immobile quando non utilizzato se chiuso non torna utile a nessuno. Per tanto dove possibile, le strutture potrebbero essere utilizzate per offrire servizi di approfondimento culturale di varia natura“.

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