Hanno cacciato i narcos e salvato il mare: ti racconto la storia epica delle Guardianas del Conchalito
Nell’estuario di El Conchalito, una zona umida costiera situata a La Paz (Messico), dove il degrado incalzava e le reti da pesca si intrecciavano con le ombre del narcotraffico, un gruppo di donne ha deciso di cambiare le regole. Così, le “Guardianas del Conchalito“, come si fanno chiamare, hanno trasformato un villaggio di pescatori in...
A La Paz, dove il degrado ambientale e la criminalità soffocavano un’intera comunità, dodici donne hanno deciso di sovvertire l’ordine. Pale in mano, sguardi fissi, hanno respinto narcotrafficanti e pescatori di frodo, rivitalizzando un ecosistema in declino e avviando un’attività di allevamento di ostriche
@guardianasdelconchalito
Nell’estuario di El Conchalito, una zona umida costiera situata a La Paz (Messico), dove il degrado incalzava e le reti da pesca si intrecciavano con le ombre del narcotraffico, un gruppo di donne ha deciso di cambiare le regole.
Così, le “Guardianas del Conchalito“, come si fanno chiamare, hanno trasformato un villaggio di pescatori in declino in un esempio di sostenibilità e resilienza, sfidando spacciatori, scaricatori abusivi e pregiudizi di genere.
La loro storia inizia nel 2017, attorno a un tavolo da picnic traballante, con quattro donne che osservavano con rabbia una piantagione di mangrovie invasa dai rifiuti. Il loro villaggio, El Manglito, vicino a La Paz, nello Stato messicano della Bassa California del Sud, stava soffrendo a causa della criminalità, del turismo incontrollato e della pesca illegale.
“Le mangrovie stavano
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