Guerrieri Sciti: Frecce e Faretre Fatte di Pelle dei Nemici
Gli Sciti utilizzavano faretre fatte di pelle dei loro nemici sconfitti per contenere le frecce. Uno studio recente ha confermato queste pratiche.
Gli Sciti facevano pelle da qualsiasi cosa potessero ottenere. (Alan Sau/Shutterstock.com)
Le usanze e la vita quotidiana degli antichi Sciti sono ancora poco conosciute, ma la loro reputazione come guerrieri temibili è durata per oltre 2000 anni. Recentemente, i ricercatori hanno scoperto che i guerrieri Sciti utilizzavano faretre fatte di pelle dei loro nemici sconfitti per contenere le loro frecce. Gli Sciti erano un popolo nomade che viveva nella steppa pontico-caspica tra il 700 e il 300 a.C. Erano famosi per le loro abilità equestri e le loro capacità militari. Nonostante ci siano poche testimonianze storiche di prima mano di questo periodo, gli scritti di Erodoto, un famoso storico greco antico, forniscono alcune informazioni spaventose sulle tattiche di battaglia degli Sciti. Erodoto riferì che i guerrieri nomadi bevevano il sangue dei loro nemici e utilizzavano i loro scalpi come asciugamani. Inoltre, toglievano la pelle, comprese le unghie, dalle mani dei loro nemici morti
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