
“Decreto ammazza-bio”: cosa prevede la legge sulle contaminazioni che sarebbe fatale per il biologico italiano
Si chiama Decreto “Contaminazioni” e non piace a molti attori della filiera del biologico italiano (ma non a tutti). È il provvedimento che il ministro Lollobrigida vorrebbe adottare per mettere in campo misure volte a “evitare la presenza involontaria di sostanze non ammesse nella produzione biologica”. Ma di cosa si tratta? E perché potrebbe essere un...
Fa discutere il Decreto “contaminazioni” cui è al lavoro il Governo: per l’agricoltura biologica, si prevedono limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un paradosso che potrebbe inclinare le sorti del bio
@Canva
Si chiama Decreto “Contaminazioni” e non piace a molti attori della filiera del biologico italiano (ma non a tutti). È il provvedimento che il ministro Lollobrigida vorrebbe adottare per mettere in campo misure volte a “evitare la presenza involontaria di sostanze non ammesse nella produzione biologica”.
Ma di cosa si tratta? E perché potrebbe essere un colpo fatale per la nostra agricoltura biologica?
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In buona sostanza, con questo decreto il Ministero mira da un lato a una tolleranza zero per i pesticidi nei cibi biologici, dall’altro concede tolleranza a quelle che sono contaminazioni accidentali più marcate (maggiori di 0,01 mg/kg). Ma vediamo nello specifico.
Cosa prevede il Decreto “contaminazioni”
Nella bozza del Decreto ministeriale “recante disposizioni per l’adozione di misure opportune per evitare la presenza involontaria di sostanze non
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