
Così 41mila anni fa l’uomo sopravvisse all’inversione dei poli creando una crema solare per proteggersi dalle radiazioni
Quarantunomila anni fa, la Terra è stata investita da un fenomeno cosmico senza precedenti: l’Evento di Laschamps, un’improvvisa inversione dei poli magnetici, ha portato quasi al collasso il campo magnetico terrestre, riducendolo al 10% della sua intensità. Senza questa “bolla” protettiva, il nostro pianeta è rimasto esposto a livelli pericolosissimi di radiazione ultravioletta, con conseguenze...
Quando il campo magnetico terrestre collassò 41.000 anni fa, Homo sapiens sopravvisse grazie a strategie sorprendenti: uso dell’ocra come filtro solare
Quarantunomila anni fa, la Terra è stata investita da un fenomeno cosmico senza precedenti: l’Evento di Laschamps, un’improvvisa inversione dei poli magnetici, ha portato quasi al collasso il campo magnetico terrestre, riducendolo al 10% della sua intensità. Senza questa “bolla” protettiva, il nostro pianeta è rimasto esposto a livelli pericolosissimi di radiazione ultravioletta, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per ogni forma di vita in superficie. Ma mentre molte specie lottavano per la sopravvivenza, Homo sapiens ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento.
L’ocra come filtro solare naturale e i rifugi sotterranei
Per affrontare le radiazioni, i nostri antenati hanno iniziato a sfruttare l’ocra, un pigmento naturale ricco di ossido di ferro, utilizzandolo non solo per scopi rituali o decorativi, ma come vera e propria protezione solare. Studi recenti dimostrano che, applicata sulla pelle, l’ocra riesce a schermare efficacemente dai raggi UV. Ma questa non fu l’unica strategia
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