Cosa c’entrano i test nucleari degli anni ’70 con la fiorente popolazione di lontre marine sulla costa occidentale del Pacifico

Quando nel 2014 un forte terremoto scosse le isole Aleutine dell’Alaska, gli scienziati del Governo statunitense si affrettarono a valutare i danni sull’isola di Amchitka. Stavano cercando le radiazioni fuoriuscite dagli esperimenti nucleari sotterranei effettuati decenni prima. Durante la prima metà del XX secolo, la remota isola era stata una riserva faunistica, finché il governo...

Le lontre marine erano scomparse da Washington, Oregon e altre parti degli Stati Uniti fino a quando gli scienziati non le hanno trasferite per salvarle da un test con armi nucleari

@Silvia Heider/Pexels

Quando nel 2014 un forte terremoto scosse le isole Aleutine dell’Alaska, gli scienziati del Governo statunitense si affrettarono a valutare i danni sull’isola di Amchitka. Stavano cercando le radiazioni fuoriuscite dagli esperimenti nucleari sotterranei effettuati decenni prima.

Durante la prima metà del XX secolo, la remota isola era stata una riserva faunistica, finché il governo statunitense non l’aveva trasformata in un sito di test nucleari. Tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 ad Amchitka sono state fatte esplodere tre armi atomiche, tra cui la più grande detonazione sotterranea che gli Stati Uniti abbiano mai effettuato.

Sull’isola non vivevano esseri umani, ma l’esplosione più grande, nel 1971, uccise almeno 900 lontre marine. La Commissione per l’Energia Atomica, l’agenzia governativa incaricata della ricerca nucleare, aveva previsto che sarebbero morte al massimo 240 lontre. Se gli ecologisti e altri non avessero fatto


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