Cammelli frustati e torturati per portare in giro i turisti: tutto quello che accade (prima e dopo) le escursioni nel deserto
I tour in cammello venduti in Egitto e altri Paesi nascondono abusi terrificanti, denunciati da turisti e animalisti. Non acquistare queste esperienze e non finanziare questo business sulla pelle degli animali
Hanno cicatrici su tutto il corpo, nascoste dove possibile da stole e colorate decorazioni tradizionali. Vengono frustati, picchiati a sangue, strattonati e trasportati ovunque ci siano turisti a cui vendere imperdibili escursioni sul loro dorso.
In Egitto e altri Paesi del Medio Oriente i cammelli vengono sottoposti a trattamenti di una crudeltà inimmaginabile prima e dopo i tour nei principali siti turistici. L’abuso ha proporzioni spaventose.
I giri in cammello sono un’offerta richiestissima, venduta dai tour operator ai loro clienti o dalle persone del posto ai primi visitatori che capitano a tiro. Solo pochi decidono di non sovvenzionarli.
Vengono proposti come un’esperienza da fare assolutamente per scattare le foto più belle e indimenticabili del soggiorno. Ma l’esperienza è piacevole solo per i vacanzieri. Per i cammelli è una agonia che non conosce fine.
Lo ha documentato già anni fa l’associazione animalista PETA Asia,
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER