Cacciati dalle terre ancestrali per le tigri: la lotta degli indigeni Adivasi contro lo sfratto forzato
Gli Adivasi si stanno mobilitando contro gli sfratti forzati dalle loro terre ancestrali, ora destinate alla conservazione delle tigri. Nonostante le leggi a loro tutela, queste comunità vengono allontanate dalle foreste che hanno protetto per generazioni
Un’ondata di proteste sta scuotendo l’India, guidata dalle comunità indigene Adivasi che lottano contro gli sfratti forzati dalle loro terre ancestrali, ora trasformate in riserve per le tigri. Migliaia di persone si sono mobilitate in diverse riserve del Paese, come quelle di Nagarhole, Kaziranga, Udanti-Sitanadi, Rajaji e Indravati, chiedendo la cessazione immediata di quelle che definiscono azioni illegali da parte del governo.
Hundreds of Adivasi (Indigenous) people are rising up against colonial conservation!
Tiger reserves are being created on Indigenous land, without consent of the Adivasis living there. Once they’re kicked out, their forests are opened up to mass tourism.https://t.co/Svq91Jy6WW pic.twitter.com/tlm9waeizR
— Survival International (@Survival) September 20, 2024
L’India ospita circa 3.000 tigri, distribuite in 53 riserve che coprono un’area vasta quanto l’Irlanda. Nonostante siano fondamentali per la sopravvivenza di questa specie in pericolo, la creazione delle
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